Stella: nuova “puntata” del viaggio attraverso il Madagascar

Continuano i racconti di Stella dal Madagascar: questa volta la nostra volontaria ha raggiunto, a Fiana, il Dott. Cimino e gli altri volontari provenienti dall’Italia per poi concedersi una mini-vacanza. Ecco il suo racconto di quest’ultimo mese nella “nostra” Terra Rossa…

di Stella Mattioli

 

Eccoci di nuovo qui, o meglio, io sono di nuovo qui a Marovoay e i bimbi sono ancora a Mahasoa. Ma ad un mese di distanza dall’ultima mail le cose sono cambiate.

pavullo_mostra_7Tre domeniche fa io e Viviana -una ragazza della provincia di Treviso che mi fa compagnia per 3 mesi- siamo partite da Marovoay dirette a Fianarantsoa dove abbiamo raggiunto il Dottor Cimino, Daniela, Piera e Bruna arrivati dall’Italia per assistere i bimbi in ospedale durante gli interventi. E’ stato bello (ri)trovare amici vecchi e nuovi dall’Italia e i miei piccoli amici malgasci, spaventati ma ben consapevoli che il dolore che avrebbero dovuto sopportare sarà solo una fase di passaggio per una vita più facile.
Nel giro di qualche ora, però, ecco una cattiva notizia: tre dei bimbi nuovi sono stati trovati completamente carenti di calcio nelle ossa e quindi la loro operazione è stata rimandata ad ottobre. Tra questi c’era anche Janedy, uno dei miei compagni di viaggio di maggio! Gli altri invece sono stati “aggiustati”, chi totalmente chi in parte, chi alle braccia chi ai piedi, chi si è ritrovato con entrambe le gambe ingessate chi invece si è svegliato dall’anestesia con una semplice fasciatura all’altezza del gomito. Ce n’era per tutti i gusti.
Gli interventi sono durati dal martedì al venerdì, con una pausa il mercoledì perché il 26 giugno è festa nazionale qui in Madagascar: si festeggia l’Indipendenza dal dominio francese. Io e Viviana abbiamo passato la mattinata in ospedale con i bimbi, giocando con i palloncini. Il pomeriggio invece siamo stati tutti all’orfanotrofio di Fianarantsoa per una merenda con i più di 200 bimbi di tutte le età (ci sono neonati e ragazzi che stanno per diplomarsi, una bella grande famiglia!): è stato bello ritrovare, o meglio, essere ritrovati da quei due/tre bambini che quasi un anno fa si erano attaccati a me cercando di raccontarmi qualcosa di loro. Ad ottobre non ne sono stata capace, ma questa volta i miei amici si sono moltiplicati e le conversazioni sono state lunghe e divertenti!

Finite le feste e finiti gli interventi siamo ripartiti tutti (28 persone tra suore, accompagnatori e volontari, autisti e bambini, tutti stipati in 3 macchine) per Mahasoa (dove i bimbi operati seguono il percorso riabilitativo di fisioterapia, ndr). Tutti tranne Feno Fitiavana, un altro mio compagno di viaggio a maggio che, essendogli stata diagnosticata una lussazione dell’anca, è stato operato ma dovrà rimanere in ospedale a Fianarantsoa con la gamba in trazione per 45 giorni. Sono arrivati per assisterlo il padre e il fratello maggiore.

stellaNoi invece, una volta salutata Mahasoa e i suoi piccoli e grandi abitanti ingessati, fasciati ma decisamente sorridenti, siamo partiti per Sakalalina, il villaggio dove è stata operata Jessica (vedi articolo) un mese fa (che sta bene ma deve cominciare una cura di antibiotici e dovrà effettuare controlli ogni 15 giorni per risalire alla causa dell’infezione alla gamba), in uno degli ospedali più efficienti e ben gestiti del Madagascar. Lì abbiamo trascorso due giorni di “vacanza”: un giro all’ospedale per chi non l’aveva ancora visto e tante chiacchiere con i volontari e le persone che vivono in quell’angolo di mondo da una vita.
A questo punto le strade mia e di Viviana e del gruppo di italiani arrivati in Madagascar dieci giorni prima si sono divise: loro sono tornati a Fianarantsoa mentre noi due abbiamo sfruttato un passaggio in macchina da Massimo, ragazzo italiano che lavora qui, per arrivare a Manakara, località turistica nella costa est dell’Isola Rossa. Un occasione colta al volo che ci ha permesso di fare una Lunga passeggiata sulla spiaggia spopolata dell’oceano indiano. Peccato per le forti correnti che rendono non balneabile quel tratto di mare, la voglia di un tuffo era forte!

Conclusa anche la parentesi puramente vacanziera siamo ripartite per Antananarivo dove abbiamo accolto in aeroporto Sara, una ragazza padovana che starà con noi per il prossimo mese e poi siamo ripartite tutte per tornare a Marovoay: tutto qui è come prima, ma per i bimbi a Mahasoa le cose sono cominciate a cambiare!

Stella

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