Scuola di Mahasoa: un nuovo progetto per i ragazzi

Nel corso dell’ultima missione una parte dei volontari dell’associazione si è dedicata al progetto di costruzione dei bagni della scuola di Mahasoa. Ecco il racconto di quanto è stato fatto…

di Lidio Poliani

Kids_Mahasoa
Un’altra missione è terminata, molti chilometri percorsi, tanta stanchezza accumulata ma anche e, soprattutto, tantissime emozioni che ti restano dentro anche se alcune le hai già vissute nei precedenti viaggi. Ogni volta che torniamo dal Madagascar non possiamo far altro che augurare a tutti di provare questa magica esperienza.

I progetti che l’Associazione intende portare avanti in Madagascar stanno diventando sempre numerosi e importanti e sono sparsi ormai in tutto il territorio spaziando dal sud al nord.

Gli obiettivi da raggiungere in questa missione erano tanti: interventi chirurgici per i bambini con i piedi torti, monitoraggio delle attività avviate al Villaggio Ilena – Città di Modena, definizione del progetto per la costruzione dei bagni della scuola di Mahasoa, verifica dell’andamento dei lavori per la costruzione dell’Ospedale a Majunga, ecc.

Io, Roberto e Giuliano, ci siamo occupati del progetto della costruzione dei bagni della scuola a Mahasoa, e per questo ci siamo recati in questa magica Missione, ospitati come sempre con grande amore dalle infaticabili suorine di Suor Berthine.

In quei giorni, quando passavo davanti ai bagni della scuola oppure quando vedevo da lontano un bambino che li usava era come se venissi colpito da un pugno nello stomaco, conoscendo lo stato in cui si trovavano (pochi buchi, senza acqua, che venivano usati da più di 600 ragazzi/e).

Ritengo che la parte più importante del progetto sia quella relativa all’educazione igienico sanitaria che verrà inserita come materia scolastica e che servirà come forma preventiva per evitare le numerose malattie e infezioni dovute alla mancanza di condizioni igieniche accettabili.

Siamo riusciti a firmare un contratto che prevede la fine dei lavori di costruzione per il 15 marzo 2014. La nostra speranza è di riuscire ad inaugurarli con la prossima missione.

Sono felice di aver partecipato a questa missione con questo incarico, e orgoglioso di aver contribuito a portarlo a termine positivamente. Se guardiamo a questo progetto con gli occhi da occidentali può sembrare una cosa banale e facile da ottenere, ma nella realtà del Madagascar penso sia una cosa importante e dare il mio contributo alla sua realizzazione mi fa sentire bene.

L’impegno che ci aspetta in Italia per raccogliere i fondi necessari (non sono pochi) alla costruzione dei bagni sarà pesante e faticoso. Ma sicuramente ce la faremo, perché avremo sempre nel cuore i sorrisi che i bambini del Madagascar sono sempre pronti a regalarti, nonostante tutto.

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