Un anno pieno di grandi risultati

Carissime e Carissimi AMICI,

eccomi qui, ancora una volta, con Gioia e Speranza a scrivervi per aggiornarvi su tutto quello che è successo in questo ultimo anno, in Madagascar e sui grandi passi avanti che i nostri progetti hanno fatto.

Scrivo con Gioia perché è sempre un piacere raccontare i piccoli e grandi successi dei nostri progetti, o meglio dei nostri bambini, delle nostre donne, delle nostre ragazze e ragazzi impegnati a lavorare per sviluppare tutte le azioni previste.

Scrivo con la Speranza nel cuore, che tutti continuiate a seguirci e a sostenerci, per quanto sarà possibile.

Tenendo sempre conto che anche un piccolo, piccolissimo contributo, può fare tanto e può costituire un tassello fondamentale del grande quadro di solidarietà che stiamo tutti contribuendo a disegnare.

È inutile nasconderlo e nessuno può negarlo…è stato un anno difficilissimo. Per noi tutti: per chi in Italia ha vissuto e sta vivendo l’Emergenza della Pandemia da Covid19, e anche per noi in Madagascar che, in modo molto diverso, ma non meno pesante, abbiamo fatto i conti con questo grande e inaspettato flagello, i cui effetti si sono già mostrati ma che probabilmente nei mesi prossimi ancora si mostreranno implacabili.

L’anno era iniziato con grandi idee e con grandi prospettive: 5 giovani del Servizio Civile Universale, Agata, Agnese, Elisa, Enrico e Simona, sono arrivati in Madagascar, armati di entusiasmo e coraggio, e hanno iniziato il loro percorso e il loro servizio all’interno dei progetti della Associazione: chi al REX, chi al Miaraka, chi a Ilena, chi all’Orfanotrofio, chi a Mahasoa… tutti hanno dato il massimo per contribuire a migliorare la situazione. Purtroppo, lo scoppio dell’epidemia ci ha impedito di proseguire, ma abbiamo buone speranze di poter riprendere le attività l’anno prossimo e di dare ad altri giovani la possibilità di vivere una esperienza a contatto con le comunità Malgasce con cui noi lavoriamo.

I Giovani sono sempre il nostro principale pensiero e su di loro cerchiamo di investire tutte le risorse possibili.

La nostra splendida equipe del Centro REX, con le ostetriche, le citologhe, le infermiere e gli infermieri, hanno affrontato egregiamente i grandi cambiamenti che la diffusione del virus ha imposto nella organizzazione del nostro Centro Sanitario. Hanno imparato tutti ad adottare regole di auto-protezione e di igiene personale molto rigide. Anche la gestione dei pazienti, dei bambini malnutriti, delle donne che sono venute per far gli esami al seno è stata modificata, con percorsi di accoglienza e di accesso speciali e con la tabella degli orari da rispettare (che in Madagascar non è mica facile…). In ogni caso il nostro lavoro è proseguito. Non abbiamo chiuso mai, nemmeno un giorno, nemmeno nei giorni più critici della epidemia nella nostra città il nostro Servizio è stato garantito per tutti e per tutte, soprattutto per i bambini malnutriti. In questo anno solamente le Missioni con l’Unità Mobile sono state un po’ bloccate nei mesi centrali. Ma abbiamo ripreso le nostre missioni a partire dal mese di settembre, abbiamo celebrato con moltissime attività l’Ottobre Rosa e tuttora le missioni si stanno svolgendo regolarmente. Sino ad ora siamo riusciti a fare più di 10.000 prestazioni: di cui quasi 4000 pap test, 4200 senologie e 780 mammografie, 550 consultazioni ginecologiche, 1200 ecografie. I numeri sono un pochino più bassi dell’anno scorso, ma è normale vista la situazione, dal momento che non sono state fatte diverse missioni. Ma stiamo già recuperando il tempo perduto e stiamo portanto a termine il nostro lavoro per questo 2020 un po’ particolare.

Abbiamo seguito 100 donne in gravidanza, 181 bambini nel servizio di pediatria e 98 bambini nel servizio malnutrizione, per un totale di 820 accessi e consultazioni. Nel servizio di pediatria invece, soprattutto per la malnutrizione, i numeri sono aumentati e non poco. Le difficoltà economiche delle famiglie e le richieste di aiuto da parte delle mamme sono aumentate molto e quindi gli accessi ai servizi come la malnutrizione sono aumentati.

Progetto Malnutrizione

Orfanotrofio e Malnutrizione Infantile

Nonostante le mille difficoltà di questo anno la collaborazione con Le Suore Nazarene è stata comunque molto proficua e produttiva a beneficio dei tantissimi bambini che sono ospiti in questa struttura e che noi contribuiamo a sostenere. Con le donazioni di questo anno abbiamo aiutato Suor Pasqualina e le altre suore a prendersi cura di tutti. I bambini dell’Orfanotrofio sono sempre super contenti di vederci quando andiamo a trovarli, soprattutto la domenica per la Messa e in occasione delle feste. Nel mese di gennaio abbiamo festeggiato il Battesimo del piccolo Giovedì. È stato uno dei nostri ragazzi più grandi del Miaraka, Julio, a fargli da Padrino!  Nei mesi della Pandemia, soprattutto da maggio a luglio le Suore hanno veramente fatto tantissima fatica a gestire tutti i ragazzi. Fra l‘altro le scuole sono state chiuse e solamente i ragazzi delle classi terminali d’esame hanno continuato a frequentare. Ma tutti gli altri bambini erano sempre presenti: sono state organizzate le classi all’interno dell’Orfanotrofio e tutte le Suore si sono date da fare per organizzare le lezioni e i compiti. Il personale era comunque ridotto al minimo per evitare gli accessi alla struttura, ma le cose da fare erano davvero tantissime. Poi sono aumentate le richieste di aiuto da parte delle famiglie dei bambini. Le Suore, infatti, hanno l’abitudine di mantenere i contatti con le famiglie esterne, ma in questo periodo di difficoltà in molti si sono rivolti alle Suore per ricevere un aiuto in più.

In ogni caso, per il momento la situazione è migliorata, ma in ogni caso si sta sempre molto attenti a rispettare bene le regole e a mettere la mascherina, soprattutto quando si va a scuola.

Il fondo dell’Orfanotrofio ci aiuta anche a sostenere uno dei più importanti Servizi Sanitari del REX, quello della malnutrizione infantile. Questo 2020, ha visto un incremento importante delle richieste dei medici e delle famiglie per il supporto nutrizionale a bambini al di sotto dei 5 anni affetti da grave malnutrizione. I bambini che sino ad oggi siamo riusciti a prendere in carico sono 22 ogni mese, con una media di 85-90 consultazioni al mese. A partire dal mese di giungo ad oggi, abbiamo dovuto aumentare il numero di bambini seguiti dal servizio, perché a causa della Epidemia molti genitori sono rimasti senza lavoro e hanno avuto bisogno di aiuto per nutrire i loro bambini. Negli ultimi mesi siamo arrivati a prendere in carico sino a 28 bambini, con una media di consultazioni intorno alle 110-115 ogni mese.Progetto Villaggio Ilena

Famiglie di Ilena

Grandi cambiamenti quest’anno al Villaggio Ilena. Qualcuno è partito e qualcuno è arrivato. Ma le attività e la collaborazione con la Comunità ha proseguito il suo percorso.

Suor Marie, ormai anziana e malata, è rientrata definitivamente in Francia, comprensibilmente, ma con grandissimo dispiacere e nostalgia, almeno da parte nostra. Con lei abbiamo condiviso le prime missioni, le prime esperienze ed è lei che ha diretto i nostri primi passi in Madagascar alla scoperta di questa magica cultura e delle persone del Villaggio. Lei ha lasciato il testimone a Suor Annicette, giovane infermiera, infaticabile, dal carattere tenace e forte.

Anche Suor Damien non c’è più ma è arrivata Suor Marie Paule che sarà la nuova Responsabile della Missione di Ilena. Così pure Suor Claudine è partita per la missione di Tulear e Suor Nicole ha preso il suo posto come Direttrice della Scuola.

Padre Albert ha lasciato il Madagascar e ha intrapreso una nuova esperienza missionaria a Lourdes, al suo posto il nuovo Cappellano è Padre Brudo, che da anni ormai conosciamo perché è cresciuto come sacerdote nella comunità dei Padri Camilliani. Una triste notizia invece è la scomparsa di Padre Stephan, nostro amico da tanto tempo e carismatico Superiore della Comunità dei Camilliani. Il COVID ce l’ha portato via, ma la sua testimonianza e la sua vita da missionario restano come un esempio straordinario da seguire.

La comunità di Ilena, sia i suoi missionari, sia i suoi abitanti, ormai è sempre più una comunità giovane, attiva. In tanti ormai sono partiti, hanno lasciato il villaggio per cercare lavoro all’esterno. Molti giovani continuano gli studi in città, al liceo o alle scuole tecniche. In diversi hanno trovato lavoro in città.

L’Associazione Miara Miainga amin’ny fampandrosoana (Insieme Uniti per lo Sviluppo) è molto partecipe e attiva. Un gruppo di giovani facenti parte di questa associazione ci ha aiutato moltissimo nella realizzazione e conduzione dell’orto presso il Centro Miaraka. L’orto è piccolo, ma in questi mesi ha dato i suoi frutti e i nostri bimbi hanno potuto anche imparare alcune semplici tecniche di coltivazione. Un vero Betsileo (etnia della regione) deve obbligatoriamente sapere come coltivare la terra!!!

Il nostro supporto alla Missione per sostenere le famiglie dei lebbrosi è stato quanto mai importante quest’anno.

Progetto Chirurgia Pediatrica – Mahasoa

La missione di Mahasoa e i nostri progetti anche quest’anno sono andati avanti, non senza difficoltà, ma in ogni caso con ottimi risultati.

La mancanza delle piogge, la siccità hanno complicato tantissimo la vita degli abitanti del villaggio e della Missione delle Suore Trinitarie. Il raccolto del riso nel 2020 è stato molto scarso. Anche l’orto delle Suore ha sofferto tanto. Ad Ambaramino gli alberini di Moringa che stiamo coltivando, piano piano crescono e danno il loro frutto. Quest’anno abbiamo ottenuto solo 23 sacchetti da 250 grammi di polvere di Moringa, ma questo risultato ci fa ben sperare per il futuro di questo nostro nuovo progetto. La Moringa è una pianta detta “multiuso” grazie alla sua versatilità, ma soprattutto è considerata un “superfood” cioè un integratore alimentare molto importante perché la polvere ottenuta dalle sue foglie è ricchissima di calcio, sali minerali e vitamine utilissime nella lotta contro la malnutrizione. La coltivazione della Moringa non è complicata di persè, anzi è sostenibile, dal punto di vista tecnico e agricolo dalla popolazione locale che collabora attivamente alla coltivazione. Tuttavia, anche la Moringa, pur essendo un albero adattabile, soffre i lunghi periodi di siccità e quindi a breve ci attiveremo per la costruzione di un pozzo più profondo per la raccolta e la distribuzione dell’acqua, per riuscire ad avere un raccolto migliore. La polvere di Moringa che abbiamo ottenuto è finita subito “nel piatto” dei nostri fantastici bimbi del Preventorio.

Dopo le operazioni di fine 2019 siamo ancora in attesa di poter fare la prossima missione chirurgica. Avevamo programmato la missione per il mese di maggio, ma purtroppo, a causa del Coronavirus, non è stato possibile portarla a buon fine. Le sale operatorie di tutti gli ospedali erano chiuse e i pochissimi anestesisti disponibili e medici disponibili erano tutti impegnati nella gestione dell’emergenza.

Entro Natale, speriamo di riuscire ad organizzare la prossima missione, ci sono tanti bimbi in attesa di essere operati. Nel frattempo, la nostra equipe ha continuato a lavorare e a fare la riabilitazione la fisioterapia e a costruire e ad adattare le attelle (ausili) per i nostri bimbi: Nirina, Bruno, Max, insieme a Suor Claudine e a Suor Jeanne d’Arc continuano ogni giorno a seguire i bambini. Durante quest’anno sono state fatte più di 3800 sessioni di fisioterapia e 250 consultazioni ortopediche.

Davvero speriamo di poter riprendere le nostre attività di chirurgia per i bimbi di Mahasoa. Ci sono tanti bambini, che vengono anche da lontano, che aspettano di poter essere curati.

Le Suore aspettano di richiamarli e di farli venire al Preventorio per prepararsi e per essere operati. Per fortuna tanti bimbi sono guariti e sono finalmente tornati a casa.

Progetto Miaraka

Centro Miaraka Casa Famiglia

Questo 2020 ci ha permesso di organizzare meglio il Progetto, dopo un anno e mezzo di gestione diretta e di presa in carico dei bambini e dei ragazzi, stiamo capendo meglio quali sono le esigenze e le priorità dei nostri piccoli ospiti. Ognuno di questi ragazzi e bambini è SPECIALE, ognuno ha i suoi bisogni, le sue necessità, le sue esigenze, il suo passato e i suoi desideri per il futuro. Non basta garantire loro un letto, un piatto di riso, le medicine quando sono ammalati, l’iscrizione a scuola. Certo sono cose essenziali queste, e in un paese come il Madagascar non sono per nulla scontate, ma non basta. Ciascuno di loro ha diritto ad essere ascoltato, ad avere l’attenzione che serve, ad essere curato e abbracciato. Sì certo, in questi mesi di COVID gli abbracci sono stati assolutamente vietati, con le mascherine sempre sul volto si fa molta più fatica a capire, ma gli occhi spesso parlano a sufficienza! Lo scoppio dell’emergenza nei mesi di maggio e giugno ci ha costretto a correre ai ripari e a effettuare manutenzioni e acquisti speciali per garantire una maggiore pulizia e ordine nel Centro. Abbiamo anche cercato di “fare scorta” di beni essenziali, dal momento che diversi mesi i trasporti delle merci sono stati interdetti. I prezzi di molte cose sono schizzati alle stelle e quindi abbiamo cercato di studiare la maniera più opportuna per ottimizzare le risorse e avere comunque il necessario. Ma che fatica! Dal mese di aprile in poi le scuole sono state chiuse. I bambini hanno fatto sforzi incredibili, insieme agli educatori e al personale di supporto, per continuare a studiare ugualmente a casa e per poter trascorrere il tempo al Centro. Sono state organizzate tante attività di animazione (musica, canto, teatro, psicomotricità). Due volte la settimana i più grandi andavano a scuola e prendevano i compiti per tutti, riportando poi i quaderni per le correzioni la settimana successiva. Lo sforzo di tutti, bambini ed educatori, è stato premiato perché tutti sono stati promossi! Il nostro sogno per il futuro è di riuscire a costruire un Centro Miaraka tutto nostro, una casa nuova, pulita, con spazi adeguati e “a misura di bambino” e di poterla donare ai nostri piccoli. Loro ci hanno aiutato ad immaginare la Casa dei loro sogni, e noi stiamo facendo quanto è possibile e anche di più per riuscire a realizzare il loro sogno. Un container con alcuni materiali per la costruzione del nuovo Centro è già arrivato, un altro sta per partire…ma il percorso è ancora molto lungo. Ci serve l’aiuto di tutti per poter arrivare a realizzare il nostro obiettivo e i sogni dei bambi del Centro Miaraka.

E con la Gioia e la Speranza di continuare a raccontarvi di altre conquiste e sogni realizzati, vi saluto e vi auguro serene feste.

Di Elisa Sala

Dicembre 2020

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