Viaggio nel tempo

Vi invito a leggere questa bellissima, verissima e toccante testimonianza di una Volontaria, Annalisa Lugari, una ragazza di Sassuolo che ha fatto la volontaria per diversi mesi presso una Missione in condizioni molto difficili nella foresta al Sud del Madagascar. Annalisa è stata anche con noi al Rex a Fianarantsoa per oltre un mese ed ha fatto tante cose insieme a noi oltre a lavorare con gli insegnanti delle scuole dell’Orfanotrofio, del Villaggio Ilena e della Missione di Mahasoa. Annalisa è una logopedista ed è giovanissima.

Annalisa è una ragazza molto speciale!!

Grazie, Francesco.

Viaggio nel tempo.

Un aereo capace di percorrere gli anni.

Io che mi ero abituata a farne a meno, vedo me nello specchio del bagno dell’aeroporto..

Sono sporca, spettinata, stanca, ma umana.

Mi siedo, mi guardo intorno come se mi fossi dimenticata di tutto.

Di quel tutto non è rimasto che un ricordo sbiadito come al mattino la trama di un sogno. 

Ho la fortuna per un attimo di sentirmi estranea da tutto questo. 

Sono come una di quelle telecamere minuscole piazzata da national geographic nel bosco, per spiare come si comportano gli animali normalmente.

Tutti concentrati a fare cose, organizzare cose, comprare cose. 

Lucine, offerte, duty free, souvenir, tobleroni, caffè in bicchieri di cartone.

Trucchi, ciglia finte, le ragazze in reggiseno nei cartelloni pubblicitari.

Manici di scopa con palline da tennis al posto delle tette, che avrebbero bisogno dei copri spigoli dell’ikea per pararsi gli zigomi, con lumache senza antenne al posto delle labbra che vengono presi come modelli di vita. Che se evitassero di comprarsi una borsa ci manderemmo all’università qualcuno.

Io sono seduta sul mio zaino.

Apparire, apparenza.

Tutto urla COMPRAMI, tutto urla TI SERVO.

Ho le vertigini.

La televisione che ha salvato tante coppie dal dover parlare, le carote confezionate già tagliate nei banchi dell’esselunga.

Gli addobbi di Natale, la tv wifi, la macchina nuova, il cellulare.

I selfie, gli orologi costosi, i gioielli.

Tremo di paura. 

Un mondo di pazzi.

Pulitissimi, alla modissima, inquinatissimi pazzi.

Che vengono cresciuti pazzi, egoisti, schizzinosi, ipocondriaci, spaventati, incontentabili e infelici sin da bambini.

Mi viene in mente quel film in cui tutti stavano a casa e mandavano a spasso il loro robot pilotandolo dalla poltrona.

La realtà qui mi appare assurda come quella di quel film.

O finta come in the truman show.

Riguardo le foto..arrivo a questo micro video fatto da Dadamena che non capiva la gravità della situazione di Edmine.

È ancora in gola la disperazione per l’arresa come unica opzione, il mal di testa da non sapere cosa fare, il terribile senso di impotenza.

Ho i suoi occhi persi, imbambolati, non funzionanti, marchiati dentro di me.

La sua vocina buona che mi dice che non sopporta più il dolore.

Questo mi fa montare dentro una rabbia che prenderei a cucchi in testa la ragazza cartonata di victoria’s secret.

Che mi farebbe picchiare le pareti di questa scenografia fino a distruggerle per vedere chi c’è dietro.

Come siamo arrivati a questo punto?

Ah ma sai quanta gente c’è che sta male? Mica solo quella che hai visto tu! Pensa in Messico, pensa in Siria, pensa agli sfollati del Macao!

Ah bè allora visto che son tanti noi facciamo finta di niente eh mi raccomando che se non ne parliamo troppo sembra quasi che non siano veri.

È come se mi avessero inserito un microchip che mi impedisse di scendere a compromessi.

Mi dispiace, ma stateci voi, io proprio non ci sto.

Riabituatevici voi, 

io mi considero scampata a un’epidemia.

#sonotornata #allegrapiuchemai #grandefratellovip #forum #vedolagentescema #scusassero #mihantrovatodelleintolleranze

di Annalisa

 

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