Notizie da Padre Bruno

Carissimi amici un po’ di aggiornamenti:

Le attività di vario genere sia sociale che pastorali continuano bene.

Continua sempre la presenza di vari volontari: Laurent, infermiere che lavora al pronto soccorso di un ospedale in Svizzera, ma di origine francese, ha passato 3 mesi da noi al centro diocesi, aiutando sia alla scuola paramedici sia prestando la sua opera nel seguire gli studenti in stage: pur non essendo praticante- credente è stata una esperienza molto forte per lui, anche se non nuovo a esperienze di missione. Nicola e Silvia di Modena, freschi di studi: Nicola di ingegneria e sua sorella Silvia laureata in lettere si sono prestati sia al cantiere dell’ospedale pitturando le inferiate sia organizzando la strada e altro, inoltre Silvia ha aiutato alcuni sacerdoti e studenti per apprendere l’italiano visto che 2 di loro sono partiti per studi in Italia. Da poco è arrivato, Matteo, ingegnere francese, che ha già lavorato un anno in Italia e che si fermerà un anno per seguire il cantiere, le varie attività connesse, sta imparando pure un po’ di malgascio e si occupa pure per alcune richieste ad Organismi per aiutarci a completare l’ospedale. C’è pure Donatella meno giovane, ma ancora dinamica che aiuta per metter bene in ordine la nuova casa dei sacerdoti e di ospitalità per le formazioni. Da una settimana ci sono pure Giulia Lucchetta e Francesca all’ultimo anno di economia alla Bocconi, che sono state sia a Mahajanga che  Marovoay per insegnare l’italiano a vari ragazzi desiderosi di imparare, anche loro molto contente dell’esperienza. Ai primi di agosto aspettiamo 3 amici di Milano Egidio, dott Pasquale e Giuseppe per continuare l’installazione dell’acqua e degli apparecchi sanitari e a fine luglio arriverà Flora da Napoli studente di medicina.

Finalmente siamo riusciti a far uscire dal porto i 2 container, che a causa dello sciopero della dogana erano bloccati da 15 giorni. Verso fine luglio è previsto l’arrivo di altri 2 container . Dobbiamo fare l’immatricolazione dell’autoambulanza offerta dagli amici dell’Africa di Fiera di Primiero, arrivata con uno degli ultimi container.

Coi lavori all’ospedale e all’università si avanza bene: dovendo utilizzare i nuovi locali della scuola per il prossimo rientro scolastico, dobbiamo dare priorità a quella costruzione, tuttavia senza dimenticare il vicino ospedale,  dove si avanza con la messa in opera dei serramenti e la realizzazione del secondo blocco

Al carcere della città Marofoto, con mille e quaranta detenuti, tra uomini, donne e minori e previsto per 350 persone, stiamo facendo a nostro carico, alcuni lavori di sistemazioni in particolare dei cessi, visto che a volte i vivono in condizioni veramente disumane (ci sono  2 celle per i “recidividi” di 2 mq2 senza acqua se non un litro al giorno e senza cesso ma da “fare” nell’angolo)

Nel frattempo stiamo reclutando 6 dottori, su selezione di dossier e dopo colloquio,  per la specializzazione di 4 anni all’estero (Senegal e India) non essendoci vere formazioni in loco, e questo grazie al contributo che la CEI con l’8Xmille ci ha dato, in cui era prevista pure la formazione. Vari dottori hanno fatto domanda, ma le possibilità sono limitate. Finita la specializzazione sono impegnati a lavorare all’ospedale Giovanni Paolo II,  per almeno 10 anni, 

In diocesi continuano le varie attività in particolare la preparazione dell’incontro nazionale dei giovani oltre a tutto il resto. Domenica 23 giugno ho dovuto sostituire il vescovo in una grossa parrocchia del centro con 152 cresime.

Domenica scorsa abbiamo festeggiato la festa del patrono della chiesa principale di Marovoay con un pranzo dopo la messa di tante persone grazie alla partecipazione di tutti. Da un po’,  quasi 3 anni, i cristiani di quella parrocchia, si stanno impegnando per realizzare la grande sala per tanti servizi: incontri e  riunioni ma anche per sala da pranzo per matrimoni: hanno già raccolto 108 milioni di franchi malgasci cioè un po più di 6.000€ comunque una grossa somma per loro.

La situazione del paese continua penosa, ma cerchiamo di portare speranza.

Grazie a voi tutti

Padre Bruno            

 

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