Invasione di cavallette a Ilena: foto e testimonianze

di Chiara Tassi ed Elisa Sala

  


  

Invasione di cavallette a Ilena: foto e testimonianze

cavallette-01“Le persone venute in chiesa in questo periodo sono state meno, erano tutte impegnate nel business delle valala“. La testimonianza diretta di quanto sta accadendo ad Ilena ci arriva via e-mail da Padre Albert, punto di riferimento per gli abitanti di Ilena e “occhi” della nostra associazione sul territorio.
Da metà maggio l’intera zona (anzi, a dir la verità, metà Madagascar) è stata messa in ginocchio da un’invasione di locuste, la peggiore degli ultimi 60 anni. Il passaggio del Ciclone Haruna a fine di febbraio, oltre a danneggiare le coltivazioni, ha fornito infatti le condizioni ottimali per la riproduzione delle cavallette, che ora stanno mettendo seriamente a rischio la prossima stagione produttiva del Paese e la sicurezza alimentare di più della metà della popolazione malgascia.

Ma Padre Albert va oltre, e ci racconta di come gli abitanti abbiano iniziato a mangiare le locuste –del resto nei giorni scorsi proprio la FAO ha sollecitato il loro consumo, insieme a quello di altre 1900 specie di insetti, in vista del vertiginoso aumento della popolazione dei prossimi 40 anni- ma non solo: è stato avviato intorno alle cavallette un vero e proprio business, tanto che ad Ilena arrivano madri, padri e bimbi con secchi vuoti e se ne vanno con un pieno di “proteine” (le locuste, già utilizzate nella dieta di oltre 2milioni di persone nel mondo, non solo sono altamente proteiche ma forniscono vitamine e minerali in grado di garantire una dieta nutriente). E arriva, sempre dal nostro Monpère, un’ottima ricetta per cucinarle: si prende la cavalletta, le si tolgono ali e zampe, la si fa bollire per qualche minuto e poi la si frigge. Calde e croccanti sono una prelibatezza!

cavallette-02Il problema rimane però che l’invasione dei campi da parte delle cavallette provoca danni irreversibili sulle coltivazioni, mettendo in crisi interi raccolti ed intere colture, facendo letteralmente lievitare il prezzo di riso e verdure ed andando così a peggiorare ulteriormente la situazione di un Paese in cui la malnutrizione è ancora oggi una delle principali cause di morte, soprattutto nei bambini.

“Il problema delle locuste è stato per troppo tempo sottovalutato e ora si perdono i raccolti –ci dice Marco Sassi dell’associazione Foreste per Sempre, partner della nostra associazione in diversi progetti in Madagascar- Come sapete i cambiamenti climatici, di cui sembra che il Madagascar sia il 3° Paese al mondo in termini di esposizione, favoriscono le pullulazioni di locuste, che , tra l’altro , sono destinate ad aumentare ancora nei prossimi anni (sono cicliche e ripetute). La risposta ci sarebbe , ma le risorse sono poche e sono soprattutto “deviate” e drenate in modo burocratico e corrotto, come ho potuto osservare direttamente alla stazione per la lotta alle locuste di Ihosy, dove tutto faceva capire bene che i soldi sparivano nelle tasche di funzionari corrotti e incapaci “.

cavallette-03Qualche giorno dopo la prima grande invasione di cavallette ad Ilena “qualcuno è venuto per eliminarle –ci racconta Padre Albert in una delle ultime e-mail- ma non ha ben dosato il prodotto e le cavallette sono soltanto svenute per poi spiccare alla grande il volo l’indomani!”. Secondo Dario Sonetti di Foreste per Sempre questa rappresenta una “bella” metafora degli interventi internazionali che si fanno nei Paesi in via di sviluppo: si fa qualcosa per salvare la faccia senza però andare alle radici del problema -perché spesso non lo si vuole fare- e tanto resta nelle possibilità –e nella grande volontà- delle associazioni di volontariato che cercano di fare miracoli. Da Modena, pensiamo, ne viene un bell’esempio.

  

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